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sabato 6 ottobre 2012

La meditazione dei sassolini

Riporto qui una bellissima meditazione proposta dal maestro Thick Nath Han, che ho ascoltato a Sacrofano durante il ritiro offerto dalla comunità di Plumvillage. Era rivolta a tutti, ma in particolare ai bambini che  erano presenti in quel momento.
Thay ha detto di fare una passeggiata e raccogliere quattro sassolini, di metterli in un sacchetto e tenerli sempre in tasca.
Il primo sassolino rappresenterà il fiore. Lo metto sulla mano sinistra e dirò: Inspirando vedo me stesso ed il mio corpo come un fiore; Espirando mi sento fresco come un fiore”, per tre volte.
Attraverso la freschezza del fiore, diventiamo più freschi e più belli anche noi. Chi soffre ed è triste perde molto della propria freschezza, in questo modo sarà più facile recuperarla.
Il secondo sassolino rappresenta la montagna. Quindi dico: Inspirando mi vedo come una montagna” “Espirando mi sento solido” per tre volte.
La montagna rappresenta la stabilità, la solidità. Chi è agitato non può essere felice, continui alti e bassi rendono instabili, la rabbia, la paura non possono trascinarmi via, perché sono stabile come una montagna e offro stabilità a chi mi sta intorno.
Il terzo sassolino è l'acqua calma di un lago di montagna. Lo metto nella mano e dico:Inspirando mi vedo come acqua tranquilla; espirando rifletto le cose come sono veramente”.L'acqua, quando è calma, riflette tutto come è, quando è agitata riflette in maniera distorta, e così succede anche nella nostra mente. Quando siamo arrabbiati o agitati non vediamo le cose con chiarezza.
Il quarto sassolino  è lo spazio, lo spazio in cui muoversi liberamente, è la libertà.Inspirando vedo me stesso come un vasto spazio; espirando mi sento libero”. Se non siamo liberi non siamo felici, dice TNH, anche amare vuole dire lasciare che gli altri si muovano liberamente, altrimenti l'amore diventa una gabbia in cui siamo rinchiusi. In una casa piena di mobili non ci possiamo muovere liberamente, se siamo pieni di rabbia o di preoccupazioni, non siamo liberi, siamo in una prigione.

Ovviamente possiamo fare questo esercizio quando ci troviamo di fronte ad una vero fiore, alla montagna, ad un calmo specchio d'acqua, ad un vasto spazio, ma è bello sapere di poterli avere con noi in qualunque momento.


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