Dall'anno scorso, il lunedì sera partecipo alle lezioni di Enrico Bondi, ricercatore e operatore di fisica quantistica. In questi incontri, Enrico ci mostra una interpretazione degli avvenimenti della vita e del mondo basata sulle scoperte della fisica quantistica.
Vediamo in maniera estremamente semplificata quali sono le caratteristiche di base di questa disciplina.
La fisica quantistica si è sviluppata all'inizio del '900 in seguito alla scoperta che l'energia non viene emessa e assorbita in maniera continua, come ad esempio il flusso d'acqua da un rubinetto, ma in piccole quantità, dette appunto quanti, come se l'acqua uscisse dal rubinetto a gocce.
Anche la materia ha una natura quantistica ed ha quindi le sue stesse proprietà. La proprietà più straordinaria dei quanti è quella di poter esistere sia sotto forma di onda che di particella; la differenza sta nel fatto che la particella occupa un punto ben definito nello spazio, mentre l'onda è diffusa nello spazio stesso.
Gli scienziati sono arrivati alla sconcertante conclusione che il passaggio dallo stato ondulatorio a quello corpuscolare, cioè il collasso della funzione d'onda, è causato dall'atto di misurare da parte dell'osservatore. E' quindi l'attenzione della coscienza che permette la materializzazione dell'evento fisico. Vengono superati i concetti di realtà soggettiva che studia la realtà oggettiva, in quanto chi osserva può cambiare le caratteristiche di ciò che sta osservando.
Inoltre si tratta di onde di probabilità: ad esempio, l'orbita di un elettrone intorno al nucleo dell'atomo era sempre stata considerata certa e ben definita, mentre la fisica quantistica ha scoperto che non esiste un'orbita ben definita, ma solo una probabilità di trovare l'elettrone in una certa posizione intorno al nucleo. La posizione dell'elettrone si conoscerà nel momento in cui si effettua la misurazione ed uscirà dallo stato di onda per entrare in quello di particella.
Nella sostanza quindi, è il cervello che compie un lavoro di codifica e la materia viene percepita attraverso i sensi, ma siamo contemporaneamente anche energia pura, interconnessa ad ogni altra cosa esistente nel cosmo, con le caratteristiche dell'energia stessa.
Queste scoperte hanno portato allo studio della mente, delle emozioni, dei pensieri come entità fisiche, che obbediscono alle leggi naturali quantistiche.
Se è l'osservatore che crea l'osservato, tutto ciò che avviene è in qualche modo stato prodotto dall'osservatore e dalle forze in cui questo è immerso. L'osservatore consapevole avrà dunque la possibilità di influire direttamente nella realtà in cui vive.
Vi sono molte analogie tra queste scoperte e la visione della vita descritta dalle antiche filosofie orientali, come descrive F. Capra nel suo libro "Il tao della fisica". L'incontro tra scienza e spiritualità ci apre scenari che proveremo ad andare ad esplorare.
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