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martedì 3 gennaio 2012

La fisica quantistica e la realtà quotidiana

Bohm e Krishnamurti
In conseguenza alle teorie della fisica quantistica, si può affermare che il terapeuta e il paziente siano in entanglement, in connessione, e che il successo di una terapia sia legato al concetto di possibilità e probabilità, rispetto ai vari livelli possibili in sovrapposizione.
Si può fare l'esempio dell'effetto placebo: in caso di mal di testa un bicchiere d'acqua, caricato delle informazioni utili, può far diminuire il dolore. In questo caso il messaggio delle molecole dell'acqua, che si legano a livello ematico ed entrano nel mondo quantistico, è arrivato. Il dolore potrebbe rimanere invariato o aumentare, altre possibilità in sovrapposizione: in questo caso è arrivata qualche altra informazione,forse dal mondo inconscio.
Per dare informazioni ad elementi fisici è necessario conoscere le tecniche per farlo, bisogna entrare in uno stato di coscienza particolare.
Il fisico David Bohm dà un'interpretazione diversa, rispetto a quella delle sovrapposizioni: sostiene che l'equazione della funzione d'onda non lavora sulle possibilità, ma c'è qualcosa di superiore, al di fuori dello spazio/tempo, un'onda pilota, che decide che cosa deve avvenire e che ad un certo punto entra nella dimensione spazio/temporale.
Sostiene che esiste un mondo implicito che non vediamo e che paragona ad un ologramma nel quale l'intera struttura è contenuta in ogni singola parte.
Rispetto all'esperimento di Aspect, disse che i legami tra le particelle sono dovuti all'appartenenza ad un ordine in cui ogni cosa non è separata dalle altre. Affermo' che "..noi dobbiamo imparare ad osservare qualsiasi cosa come parte di una indivisa interezza", che riporta direttamente al concetto filosofico e religioso di Uno.
I rapporti della fisica con la metafisica e l'ontologia sono sempre più evidenti, e la medicina potrà utilizzare le teorie enunciate e dimostrate empiricamente.
Nella sostanza , tutte queste teorie un po' confusamente elencate, ci dicono che:
-la realtà dipende sia dall'osservatore che dall'osservato;
-la coscienza e il pensiero, la volontà dell'osservatore influenzano la realtà, e riuscire ad avere le conoscenze per farlo in maniera consapevole può portare a creare la realtà come la desideriamo;
-oltre a ciò che ci appare evidente, dobbiamo ricordare che esiste un mondo di energie sottili invisibili;
-che la realtà è costituita da una rete di energie che interagiscono tra loro e che partecipano a creare le esperienze;
- in questa prospettiva, ciò che chiamiamo miracoli, o semplicemente gli eventi ritenuti inspiegabili, trovano una loro collocazione.
E vi sono tante altre implicazioni possibili che vedremo più avanti.

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